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2 maggio – La Giornata della Bandiera, e dei Polacchi all’estero

La Giornata della Bandiera è una festa relativamente giovane, essendo stata istituita dal Parlamento solo nel 2004. In questo giorno si celebra anche la giornata dell’emblema e dei simboli nazionali, ai quali ci si deve riferire in modo specifico, con rispetto, riverenza e onore. Inoltre da 21 anni è la giornata ufficialmente dedicata ai Polacchi che vivono all’estero.

Perché proprio il 2 maggio?

La data del 2 maggio non è stata scelta a caso e ci sono ben due motivi per cui in questo giorno si celebra la Giornata della bandiera, dei colori e dell’inno nazionale. In ordine cronologico, il 2 maggio 1945 la bandiera polacca sventolò a Berlino sul palazzo del Reichstag e sulla Colonna della Vittoria. Il secondo motivo è legato alla rimozione frettolosa della bandiera bianca e rossa durante l’era comunista, subito dopo la fine delle celebrazioni del Primo Maggio, per cui la bandiera non poteva aspettare fino al 3 maggio, giorno della Costituzione (di cui parleremo nel prossimo articolo), che fu abolita dai comunisti.

Storia dei colori nazionali polacchi

La storia dei colori che simboleggiano la Repubblica è molto lunga e risale alla dinastia dei Piast ed è una rappresentazione dei colori della bandiera polacca, ovvero un’aquila bianca in campo o sfondo rosso.

La questione dei colori nazionali è stata regolamentata per la prima volta in un atto del Sejm (Parlamento) del Regno di Polonia del 7 febbraio 1831, quando la Polonia era ancora sotto le spartizioni.

I due colori che ogni polacco cita senza esitazione, il bianco e il rosso, non sono in realtà né bianco né rosso puri. La questione è già stata chiarita dalla “Legge del 31 gennaio 1980 sull’emblema, i colori e l’inno della Repubblica di Polonia e sui sigilli nazionali”. La legge informa che la bandiera polacca è composta da due colori coordinati e tricromatici. Il bianco non è bianco come la neve e il rosso è una tonalità cremisi, cioè di fatto un rosso scuro. Questi colori sono cambiati nel corso degli anni. Oltre alla descrizione del 1980, esistono informazioni nelle leggi del 1921, dove compare anche il cremisi, ma più chiaro, e dal 1927 fino al già citato 1980 era in vigore il cinabro, una tonalità di rosso tendente all’arancione.

Nel 2018. in un’intervista a PAP, Andrzej Beniowski della Società Vessillologica Polacca ha fornito anche i significati dei colori in vigore: il bianco sta per la dolcezza, l’amicizia e la prosperità e il rosso per il sangue, ovvero la lotta per l’indipendenza, che ha caratterizzato la Nazione polacca per secoli.

Soprattutto nei momenti più difficili della storia, come durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ordine dei colori

L’ordine dei colori, se prima il bianco e poi il rosso – nella versione orizzontale della bandiera o in quella verticale – il bianco a sinistra e il rosso a destra, non è privo di significato. C’è un motivo per cui nell’emblema abbiamo un’aquila bianca su sfondo rosso, lo stesso per i cotillons o le rosette, il colore bianco è nella parte interna e il rosso in quella esterna.

Lunghezza e proporzioni della bandiera

Non tutte le combinazioni di colori possono essere considerate una bandiera. La legge del 1° agosto 1919, tuttora in vigore, chiarisce che si definisce bandiera un rettangolo con proporzioni di 5:8, ovvero che a 1 m di altezza deve essere largo 1,6 e inoltre deve essere posto su un pennone.

Tipi di bandiera

Lo Stato polacco ha due tipi di bandiere ufficiali: un rettangolo bianco e rosso e un altro contenente l’emblema della Repubblica di Polonia su una striscia bianca. Secondo la legge in vigore, quest’ultima versione può essere utilizzata solo dalle missioni diplomatiche polacche all’estero, dagli aeroporti civili, dalle capitanerie di porto, dagli aerei e dalle navi marittime.

Colori nazionali

I colori nazionali non devono aderire alle linee guida statutarie; quindi, anche se non si tratta di un rettangolo idealmente proporzionato, l’accostamento di bianco e rosso, a condizione che siano disposti in due strisce uguali, è considerato il colore nazionale, protetto dalla legge. I colori nazionali sono utilizzati soprattutto dai tifosi di calcio.

Protezione legale e rispetto della bandiera nazionale

La bandiera esposta deve essere in condizioni impeccabili: pulita, non sgualcita, non logorata, senza iscrizioni o disegni. La bandiera non può essere lasciata cadere a terra, sul pavimento, sul marciapiede o nell’acqua.

La bandiera della Polonia non può essere sventolata davanti a persone, altre bandiere o insegne. All’interno del Paese, la bandiera polacca ha sempre la precedenza su tutte le altre bandiere; in compagnia di altre bandiere, la bandiera polacca è la prima a essere issata sul pennone e l’ultima a essere ammainata.

Per l’insulto pubblico alla bandiera, il danneggiamento, la rimozione della bandiera o dell’emblema, il codice legale – nella legislazione sui simboli nazionali – prevede una multa, una restrizione o la reclusione.

Giornata dei polacchi e dei polacchi all’estero

Dal 2002 il 2 maggio, in risposta all’appello del Secondo Congresso della Comunità polacca di Pułtusk, è diventato un giorno in cui i discendenti degli emigrati polacchi e i polacchi all’estero meritano particolare attenzione. È stato un modo per onorare circa 20 milioni di persone di origine polacca, nate al di fuori della Polonia, per il loro senso di appartenenza alla nazione polacca e per “riconoscere le conquiste e i contributi secolari della comunità polacca e dei polacchi all’estero nella riconquista dell’indipendenza della Polonia, la loro fedeltà e il loro attaccamento alla polonesità e l’assistenza al Paese nei momenti più difficili, al fine di confermare il legame con la Madrepatria e l’unità di tutti i polacchi, sia di quelli che vivono nel Paese sia di quelli che vivono al di fuori di esso”.

All’esterno del Paese possiamo trovare i discendenti degli emigranti del XIX secolo (la Grande Emigrazione), i rifugiati di guerra o i discendenti dei soldati che hanno deciso di rimanere o non sono potuti tornare nella Polonia comunista del dopoguerra, i discendenti delle persone sfollate a est e di quelle rimaste fuori dai confini dopo i cambiamenti dei confini della Repubblica di Polonia dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli ex dissidenti con le loro famiglie, gli emigranti politici ed economici sia dell’epoca comunista che di quella contemporanea.

Autore: Adriana Fontanarosa

In base a:

https://www.gov.pl/web/mswia/2-maja-dniem-flagi-rzeczypospolitej-polskiej

https://dzieje.pl/wiadomosci/2-maja-obchodzimy-dzien-flagi-rzeczypospolitej-polskiej-0

https://www.gov.pl/web/polonia/2-maja–dzien-polonii-i-polakow-za-granica#:~:text=2%20maja%20obchodzony%20jest%20Dzie%C5%84,Polak%C3%B3w%2C%20rozsianych%20po%20ca%C5%82ej%20%C5%9Bwiecie.

https://dzieje.pl/wiadomosci/2-maja-dzien-polonii-i-polakow-za-granica-0

https://www.prezydent.pl/aktualnosci/wydarzenia/dzien-flagi-rp-oraz-dzien-polonii-i-polakow-za-granica-plen,574

Immagine da freestocks.org

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